Terapia di Coppia
Esistono ancora molti pregiudizi, soprattutto da parte degli uomini, verso questa forma di terapia, e ciò rivela la diffusa difficoltà maschile ad esternare le emozioni profonde e a metterle in gioco. La paura che sia un estraneo a dare suggerimenti su questioni private è una resistenza inconscia verso l’apertura di un nuovo dialogo con la partner.
In realtà il fatto che sia un estraneo - e al contempo un “tecnico” - è garanzia di imparzialità e di obiettività. Contrariamente a un amico o a un parente, il terapeuta resta al di fuori dell’aspetto emotivo e può trattare i problemi senza coinvolgimento cosa essenziale, soprattutto in situazioni cariche di tensione come le crisi di coppia.
La terapia di coppia offre uno spazio di incontro e confronto fra due partner che sentono che la loro unione è in crisi per le incomprensioni e i conflitti che non riescono più a gestire da soli.
Il terapeuta di coppia si occupa della coppia, non della famiglia che comprende anche figli e familiari.
Ciò detto, occorre chiarire un punto fondamentale: nessuna psicoterapia funziona “di per sé” se non vi è la reale volontà di crederci.
Al di là della tecnica e del terapeuta, che pure sono importanti, contano innanzitutto tre cose:
- la volontà
- la costanza
- la lealtà di entrambi
Perciò, se ci sono queste premesse in entrambi i coniugi, una terapia di coppia può dare un valido contributo alla soluzione di una crisi.
Otterrete una maggiore chiarezza dei problemi, una migliore capacità di comunicare, riceverete una serie di suggerimenti personalizzati per ritrovare l’intesa e l’erotismo.
Poi sarete voi, che nel vostro privato, dovrete saper trasformare questa nuova consapevolezza in una nuova forma di complicità e di equilibrio.
Alla fine, qualsiasi risultato otterrete dalla terapia, che si tratti di riavvicinamento o allontanamento, vi lascerà sensazioni più nitide e vi darà molti strumenti per decidere cosa fare del vostro futuro.